Sicurezza, Prevenzione e sorveglianza in tempi di SARS-COV 19 D.lgs 81/2008

16.04.2020

L'eccezionalità dovuta all'emergenza SARS-COVI 19 non può essere presa come pretesto per ridurre o magari appannare le garanzie previste a tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Certamente non sarebbe in linea con quanto previsto dalla normativa (D.lgs 81/2008) del resto anche gli ultimi DPCM non sembrano operare modifiche in tal senso, anzi tendono a coinvolgere le Aziende/Imprese al fine di operare scelte finalizzate al contenimento della diffusione del virus, a tutela dei propri dipendenti oltrechè della popolazione, anche attraverso le misure di sostegno stabilite nel D.L. n. 18/2020.

Di fondamentale importanza appaiono le previsioni contenute volte a contrastare il contagio da attuare, e non potrebbe essere diversamente, in ossequio agli obblighi di prevenzione previste dal D.Lgs. n. 81/2008, compresi quelli di formazione dei lavoratori.

Sono pertanto inderogabili gli adempimenti contemplati dal Testo Unico sulla Sicurezza del Lavoro proprio allo scopo di contribuire al superamento di questa drammatica emergenza e magari considerare futuri adattamenti e/o modifiche.

Non a caso l'art 42 comma 2 si occupa dei casi di contagio da SARS-COV-2) in occasione di lavoro stabilendo che "il medico certificatore redige il certificato di infortunio e lo invia telematicamente all'INAIL che assicura, ai sensi delle vigenti disposizioni, la relativa tutela dell'infortunato".

Interessanti in questo senso gli Artt 2 e 3 ...
Art 2, comma 1, lett. n), D.Lgs. n. 81/200 8, il quale definisce la " prevenzione " come "il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno", tale previsione riporta e assorbe l'obbligo generale già previsto dall'art. 2087 c.c.
L'art. 3, comma 1, D.Lgs. n. 81/2008: " si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio" .