Sempre da retribuire l’attività di vestizione e svestizione -Trib. di Reggio Calabria, sez. lav., sent. n. 1548 del 22 ottobre 2025 - Anche nel silenzio della contrattazione integrativa.

10.11.2025

La sentenza del Tribunale di Reggio Calabria riguarda la richiesta di un Infermiere per il pagamento di ore di lavoro non retribuite relative a vestizione e svestizione della divisa.

Richiesta del Ricorrente

L'infermiere ha chiesto il pagamento di € 4.716,76 per il tempo impiegato nella vestizione e svestizione della divisa, non retribuito dall'ASP.

Ha evidenziato che, secondo il regolamento aziendale, era previsto un surplus orario di 15 minuti per ciascuna fase di vestizione e svestizione, ma tale tempo non era stato mai contabilizzato.

L'ASP non si è costituita in giudizio, rimanendo contumace.

Motivazione della Decisione

Il Tribunale ha accolto la domanda, stabilendo che il tempo necessario per indossare e svestire la divisa deve essere considerato come orario di lavoro retribuito.

La giurisprudenza ha riconosciuto che tali attività sono necessarie per garantire la sicurezza e l'igiene, e pertanto devono essere compensate.

È stato citato un precedente della Cassazione che afferma che il tempo di vestizione è retribuibile quando è imposto da esigenze di sicurezza e igiene.

Determinazione delle Spese

L'ASP è stata condannata a pagare le spese legali, liquidate in € 1.750,00, oltre spese forfettarie e IVA, con distrazione in favore dell'avvocato del ricorrente.

La decisione si basa sul DM 55 del 2014 e tiene conto della natura della causa e delle fasi processuali.

Conclusioni

La sentenza stabilisce un importante precedente per il personale sanitario riguardo al riconoscimento del tempo di vestizione come parte integrante dell'orario di lavoro.

La decisione sottolinea l'obbligo del datore di lavoro di retribuire il tempo necessario per attività preparatorie che servono a garantire la sicurezza e l'igiene nel contesto lavorativo.