
Licenziato il dipendente che pratica stalking ai danni della collega di lavoro. Cassazione civile n 1890 – 28. 01. 2020
E' legittimo il licenziamento del lavoratore che pratica stalking nei confronti di una collega, attraverso reiterati sms, filmati e foto a contenuto erotico, nonché appostamenti e pedinamenti, oltre che diffusione, nei luoghi pubblici e nelle stazioni, del suo numero di telefono con invito a contattarla per prestazioni sessuali.
Motivo della decisione, la Corte territoriale di OMISSIS riteneva provata la condotta contestata, sulle risultanze del processo penale di primo grado e istruttorie direttamente acquisite nel processo civile, anche in riferimento ai comportamenti negli anni 2014 e 2015...
Precisa la corte: "La giusta causa di licenziamento è nozione legale rispetto alla quale NON sono vincolanti, al contrario che per le sanzioni disciplinari con effetto conservativo, le previsioni dei contratti collettivi, che hanno valenza esemplificativa e non precludono l'autonomia valutativa del giudice di merito in ordine all'idonietà delle specifiche condotte a compromettere il vincolo fiduciario tra datore e lavoratore, con il solo limite che non può essere irrogato un licenziamento per giusta causa quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal contratto collettivo in relazione ad una determinata infrazione.