
lavoro notturno e il diritto all’ esonero dei caregiver...
Secondo l'art. 11, comma 2, lett. c) del d.lgs. 66/2003, i lavoratori con familiari disabili hanno diritto all'esonero dal lavoro notturno per l'intero periodo stabilito dal contratto collettivo, anche se superiore al minimo legale.
La riduzione unilaterale della fascia oraria di esonero da parte del datore di lavoro non è legittima, né è ammissibile invocare il principio di parità con altre categorie protette, come le lavoratrici gestanti.
Il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso di quattro dipendenti che assistono familiari disabili, ritenendo illegittima la modifica della fascia oraria di esonero da parte della società.
Il caso specifico
I ricorrenti avevano precedentemente ottenuto l'esonero dalle ore 22.00 alle ore 05.00, ma la società ha arbitrariamente modificato la fascia a 24.00-05.00 per esigenze organizzative.
La società ha giustificato la modifica sostenendo che molti dipendenti beneficiavano dei permessi ex l. 104/1992 e che era necessario garantire la continuità del servizio.
Distinzione tra esonero obbligatorio e facoltativo
L'esonero obbligatorio per le puerpere e le gestanti è limitato alle ore 24.00-06.00, mentre l'esonero facoltativo per i caregiver si estende all'intero periodo notturno definito dal contratto collettivo.
La disparità tra i due istituti non può giustificare limitazioni ai diritti dei caregiver, e il datore di lavoro non può ridurre la fascia oraria di esonero invocando l'uguaglianza al ribasso.
Osservazioni finali
La legge 104/1992 definisce la persona con disabilità e stabilisce che il diritto all'esonero non dipende dal grado di gravità dell'invalidità.
La Cassazione ha confermato che è sufficiente la condizione di disabilità per accedere all'esonero dal lavoro notturno.
Fonte
Trib. Roma sez. lav., 16 gennaio 2025, n. 508 Il documento analizza il diritto all'esonero dal lavoro notturno per i lavoratori caregiver ai sensi della legge 104/1992.
